martedì 31 luglio 2012

il gabbiano

 
Ho una collezione abbastanza vasta di cartoline inviatemi da Gianpaolo nell'arco di dieci o forse piu' anni di amicizia.Questa, bellissima, l ho trovata stamattina nella cassetta della posta.
Era in Liguria per un anticipo di vacanze... Ho sorriso perche' e' proprio la sua cartolina!
Lui adora i gabbiani tanto da immedesimarsi metaforicamente nel loro volo e nella ricerca di liberta'.
Me lo scrive sempre...
Mi viene in mente il gabbiano Jonathan Livingstone di Richard Bach. Mi e' stato regalato anni fa da una persona che spero si riconoscera' leggendo questo post .
Una lettura breve che all'inizio essendo ancora molto giovane avevo sottovalutato.
Solo dopo averlo letto un paio di volte negli anni, l ' ho fatto mio.
Adesso ce l' ho sul comodino e istintivamente lo butto in borsa quando mi sembra che mi manchi qualcosa prima di uscire. Fortuna che la versione che ho io e' quasi tascabile.

Il gabbiamo Jonathan, non volava come gli altri gabbiani per procurarsi il cibo. Lui volava per perfezioanrsi nel volo, notte e giorno, sole o pioggia. Gli altri gabbiani, quelli dello stormo Buonappetito, persino i genitori lo deridevano e proprio non capivano cosa gli importasse di volare sempre piu' in alto quando bastava volare tanto poco per mangiare.
Lui insisteva e ogni giorno scopriva qualcosa che lo portava piu' in alto, piu' vicino alla sua passione.

E' un libro straordinario che incita a seguire i propri sogni e a superare i propri limiti sempre, nonostante qualcuno, forse  proprio chi piu' ti e' vicino ti sconsigli di farlo...( e lasciatemi dire che spesso e' proprio   questo il segnale che invece sei sulla strada giusta).


Uppers, quanti di noi sono gabbiani Jonathan ?